La
Franciacorta è una terra ricca di biodiversità: non solo vite, quindi,
ma boschi di latifoglie, conifere, arbusti e svariate colture agricole.
Ronco
Calino non fa eccezione: la tenuta è delimitata da 120 piante d’olivo cultivar
leccino, frantoio e pendolino, cui si aggiungono 100 esemplari che
circondano i vigneti di Provaglio d’Iseo, e impreziosita da 2 ettari di
bosco con farnie, roveri e roverelle, castagni, carpini, frassini e ciliegi
selvatici.
Nella sua
grande varietà di specie, il bosco è un bene inestimabile, e come tale va
trattato (e tutelato). Il bosco non è solo bello: è un serbatoio di risorse
in grado di apportare molteplici benefici all’ecosistema in cui si inserisce. Gli
alberi fungono da polmone: assorbono e immobilizzano anidride carbonica,
riducono l’effetto serra e contribuiscono all’equilibrio dei luoghi. Tutte
ragioni, queste, che ci spingono a dedicare alla cura del verde le
migliori attenzioni.
Negli
ultimi giorni, i tree climbers si sono occupati della mondatura del
secco e della potatura delle querce, effettuando interventi mirati dove
necessario. Una quercia, in particolare, ha ricevuto un trattamento speciale: l’aggiunta
di un cavo di trazione a una forcella per consolidarne la struttura.
Noi, nel
frattempo, senza arrampicarci così in alto, abbiamo “spuntato” la chioma degli olivi
che, per natura, tende a crescere in modo eccessivo e disordinato. Grazie alla
potatura, riusciamo a gestirne la produttività, a rinnovare i rami e assicurare
loro la perfetta penetrazione della luce, imbastendo così le migliori condizioni
per la raccolta di ottobre.